Scoliosi

È una deviazione laterale, sul piano frontale, della colonna vertebrale, accompagnata da rotazione e deformità a cuneo dei corpi vertebrali che appare durante la crescita. Si aggrava in corrispondenza delle crisi di sviluppo staturale e si arresta nella sua evoluzione quando cessa l’attività delle cartilagini di accrescimento dei corpi vertebrali.

Ø Deviazione laterale

· Perdita dell’allineamento dell’asso longitudinale sul piano frontale

Ø Rotazione

· Giro di una vertebra sopra altra nell’asso longitudinale

v In questo slittamento, i corpi sempre girano verso la convessità

v Il grado massimo di rotazione coincide con l’apice della curva che, generalmente, è proporzionale  all’angolazione

Ø Cuneizzazione

· Schiacciamento asimmetrico del corpo vertebrale sul lato della concavità

 

Tipi di scoliosi

Esiste una prima differenziazione importante nel valutare la scoliosi.

Ø Non strutturata

· Curva laterale della colonna accompagnata da un componente rotazionale della vertebra. Però in questo caso non c’è cuneizzazione e quindi si può correggere

· Originate da:

v Posizione

v Adolescenza

v Dismetria degli AAII

Ø Strutturata

· Un eventuale tentativo di correzione passiva o attiva, mediante la latero-flessione del corpo verso il lato della convessità, non corregge la deformità

· Durante l’esplorazione troviamo i l processo di cuneizzazione

 

Quali fattori sono importanti

Quando parliamo di scoliosi, è fondamentale tener sempre presente quale segmento del rachide è stato maggiormente colpito dalla convessità e quale possa essere stata la causa principale.

Ø Localizzazione

· Dorsale dove l’apice della curva è tra D7 – D9

v È la più frequente in tutte l’età

v È la più progressiva e comporta le maggiori deformità

v Ha il peggiore pronostico, in particolar modo, se appare in bambini, perché è di veloce evoluzione in poco tempo e con grande angolazione patologica

v Predominantemente di convessità destra

· Dorso – lombare con apice della curva in D11 – D12

v È una curva molto ampia

v Evoluzione meno grave di quella dorsale, ma di maggiore entità di quella lombare

 

· Lombare con apice della curva in L1 – L2

v È Più frequente in ragazze adolescenti

v È la curva che crea meno deformità e può considerarsi la meno grave

v Il dolore è frequente e di solito appare nel adulto.


Ø Origine

· Congenite

v Alterazione durante la gestazione. Può essere presente una emivertebra, vertebra  a cuneo, ecc.  

• Neuromuscolari

v PCI di progressiva evoluzione

v È fondamentale prevenire l’apparizione o il suo progresso

• Attitudine posturale

• Processo reumatico

 Scoliosi idiopatiche

Le scoliosi idiopatiche rappresentano il gruppo più importante di tutte le scoliosi. Colpisce maggiormente il sesso femminile, anche se, le sue cause sono per gran parte ignote. Tuttavia si prendono in considerazione fattori quali: la muscolatura paravertebrale, l’ereditarietà, deficit alimentari, la familiarità, disendocrinie, e via discorrendo. Possono essere suddivise in:

Ø Scoliosi idiopatica infantile

· Appare nei tre primi anni di vita e più frequente nei maschi. Tipicamente è una curva lunga di convessità sinistra toracica (90%)

v Risolutive. Il 90% si risolvono spontaneamente (meno di 20º angolo di Cobb)

v Progressive. Il 10% sono progressive con prognosi negativa, in quanto, possono arrivare ai 90º dell’angolo di Cobb e di solito hanno trattamento chirurgico

Ø Scoliosi idiopatica giovanile

· Appare tra i 3-4 anni fino ad un massimo di 10. Colpisce entrambi i sessi

· Normalmente sono curve toraciche destre molto flessibili e di poca intensità

· Devono essere tenute sotto controllo per tutto il periodo dell’adolescenza

Ø Scoliosi idiopatica dell’adolescente

· Dai dieci anni fino alla maturità ossea. Predomina in femmine (80%), con una prevalenza di curve toraciche destre (90%)

· Coincidono con il periodo di crescita perciò che dobbiamo pensare alla sua evoluzione

· La sua prognosi è meglio quanto più tarde appare la curva scoliotica

 Quali terminologie sono fondamentali

Ø La tipologia di curva

· Primaria prodotta direttamente dall’agente eziologico responsabile della scoliosi

v Può interessare ognuno dei tre distretti del rachide (cervicale, dorsale, lombare)

v Presenta le maggiori alterazioni strutturali delle vertebre, ragion per cui, è facilmente individuabile

· Secondaria o di compenso che si sviluppano nei tratti sopra e sottostante alla cuurva primaria

v Sono curve di compenso dello strapiombo vertebrale da essa stessa generato

 

Ø Gibbo

· La rotazione della curva determina che i corpi vertebrali girino verso la convessità e le apofisi spinose verso la concavità

· Allo stesso tempo le costole ruotano insieme alle vertebre producendo un rilievo (gibbo) nel lato della convessità.

 

Ø Vertebre interessate

· Vertebra neutra è la prima vertebra a partire dall’apice che non presenta ne cuneizzazione ne rotazione

· Vertebra limite è l’ultima vertebra che appartiene alla curva, però presenta ancora un componente di rotazione

v Esiste una in ogni estremo della curva

· Vertebre vertice (apice) è il punto più lontano della curva

v Rappresenta la vertebra più ruotata e cuneizzata

 

Valutazione visiva e radiologica

Ø Valutazione visiva

· Statica

v Cerchiamo delle asimmetrie

v Dislivello di spalle

v Maggiore rilievo sulla scapola (lato della convessità)

v Dislivello delle anche   

v Rilievo sulle costole   

v Presenzia di gibbo   

v Tronco disallineato

v Triangolo della taglia

· Dinamica

v Si valuta la flessibilità della curva al fine di individuare la gravità della scoliosi

Ø Valutazione degli esami radiologici

· Angolo di Cobb

v Per misurare l’entità della deviazione angolare

· Test di Risser

v Permette di definire la fase di accrescimento osseo

· Posizione dei peduncoli vertebrali

v Per valutare una eventuale rotazione

 

 

 

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